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territori aggregati ad altre, come si trovano al presente.

Un certo Rondella imbevuto forse delle stesse perfide mire dell’antico Nestoris, oppure partitante di qualche ambizioso despota, fu nel 1165 lapidato dalla moltitudine in quell’annua ordinaria Riunione di popolo, perchè con un suo discorso artificioso disapprovava con ardimento il governo democratico.

Verso quel tempo la Comune Pallas si fabbricò un’altra chiesa particolare dedicandola a S. Vittore, e d’allora in poi, sull’esempio di Cervis, prese il nome di tal Santo, e Porta riprese il suo antico di Nader.

Nel 1168 un’epidemia, afflisse la Mesolcina, la quale un anno dopo si vide ridotta assai nella sua popolazione, ed estinte quasi tutte le sue più antiche famiglie, onde in un’apposita riunione popolare si nazionalizzarono alcune di quelle poche famiglie ed individui forestieri che si trovavano a quell’epoca domiciliati nella Valle, consistenti particolarmente in Italiani, i quali negli anni antecedenti erano emigrati dalla loro patria al tempo della Lega. In una susseguente Radunanza si passò poi d’accordo ad un’altra ordinazione in proposito, colla quale d’allora in avanti restava rigorosamente proibito il nazionalizzare qualunque siasi altro individuo,