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L’anno 1080 è rimarchevole per essersi gli abitanti accanitamente divisi in due partiti a favore d’una bizzarra causa stata agitata da due Vallerani, derivante per l’erezione ed impedimento d’una cappella, epoca d’entusiasmo per simili particolari fabbricazioni. Quei due ostinati l’uno di Norantola e l’altro di Cama si prevalsero delle rivalità ed antipatia che in quel tempo esisteva tra le primarie famiglie della Valle per procacciarsi aderenti in sostegno delle capricciose lor pretensioni. Chiamati in Mesocco per ultimare le loro contestazioni, vi comparvero assistiti dai loro numerosi partitanti; ma il Conte presidente, giovine d’età e debole di spirito, non potè accordarli, per cui i due partiti vennero animosamente alle mani, e furonvi vittime d’ambe le parti. Si temeva e con ragione che questo affare avrebbe prodotto funeste conseguenze per le misure severe che il Duca della Rezia avrebbe prese; come in fatti poco dopo fu sparsa la voce che quel Vicario dell’Imperatore avrebbe spedito un altro presidente per amministrare con rigore la Valle, per cui Giovanni Rasiol di Mesocco uomo di molto merito, e solo intento al bene del suo paese, partì senza ritardo per la Rezia, ed ottenne per mediazione di Norberto allora Vescovo di Coira che la Mesolcina fosse governata come per lo passato, e fu l’origine della riconciliazione fra i Vallerani.