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fra le Comuni, poichè il maggior numero d’esse si trovava, come si trova al presente, da questa parte. Anche oggigiorno si vedono le disastrose vestigie di quell’anno funesto. Particolarmente la Comune di Grono soffrì in quell’occasione grandi e straordinarie disgrazie cagionate, la prima conosciuta volta, dall’arrabbiata Calancasca, che l’aveva tutta innondata di macigni e di pietre, e cambiato l’antico suo letto, il quale era ove presentemente si chiamano i Molini; d’allora in poi Grono si trovò sempre minacciato da’ gravi pericoli per lo stesso torrente.

Sebbene si fosse fatta construrre la sopraccennata nuova strada, non di meno si credette necessario di tenere aperto per il traffico anche quel pezzo di strada vecchia chiamata Bassa, che da Roveredo sulla sinistra del fiume conduce al ponte Moesa, qual tragitto, di un’ora e mezzo di cammino, fu dal 1479, sempre mantenuto a carico della Valle sino all’epoca della fabbricazione dell’ultimo nuovo stradale, 1818, giacchè da quel tempo la manutenzione della strada mercantile viene diretta per conto dell’intero Cantone.

La famiglia dei Dokburg tiranneggiò la Mesolcina trecento anni aggravandola d’arbitrarie tasse, gabelle, tributi, ec. come veni-