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Durante i due cento quattro anni che la Mesolcina fu sottomessa ai Longobardi, pare che sia stata al coperto delle turbolenze che in quei tempi agitavano l’Italia, e sotto quella Potenza la Valle è stata governata ed amministrata nell’istesso modo come lo era sotto i due ultimi precedenti regimi, cioè i Governatori della Valle ne avevano un’assoluta, ampia e generale direzione, della quale rendevano annualmente conto ai Prefetti incaricati dal Sovrano longobardo, il quale dimorava allora in Pavia.


CAPITOLO XIII.

(dal 774 al 1024)

Fine del Regno lombardo; la Valle feudo; alto Dominio dei Carolingi; riunione alla Rezia; separazione di Lumino e Caggione; nuova parrocchia; sostituzione di nome; magistratura; emigrazione; rifabbricazione d’alcuni castelletti; tirannie dei Dokburg; vedetta di Fariolo; cangiamento di nome; ponte di Gola; nuova strada; alluvioni; inondazione della Calancasca.





Cessata la Dominazione e il Regno de’ Longobardi nell’anno 774, la Valle fu convertita in Feudo passando nuovamente sotto i Franchi chia-