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CAPITOLO XI.

(dal 539 al 570)

La Mesolcina come Contado passa sotto la Signoria dei Franchi; fissazione di tre parrocchie; cimiteri; sommersione di Drenola; privilegi dei Castellani; autorità dei Vescovi; amministrazione.





Nell’anno 539 la Mesolcina passò senza impedimento sotto la Signoria dei Franchi allorchè Teodoberto loro Re, prevalendosi delle congiunture di que’ tempi, discese in Italia alla testa di cento mila uomini per combattere i Goti ed ampliare i suoi confini. La valle venne subito al bel principio convertita in un Contado, che unitamente al restante della Rezia fu aggregato al Ducato d’Allemagna e Svevia, ricevendo per suo Amministratore un nipote di Silvio Nordman.

Verso la metà del sesto secolo si fabbricarono tre chiese, destinate per comodo della popolazione ad essere le parrocchie della Valle, cioè Santa Maria di Calanca, che per la sua posizione venne in seguito dedicata ad onore dell’Assunzione di Maria Vergine; Santa Maria di Mesocco, chiamata poi Madonna del castello; ed il