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ziosi e di gran valore. Alcuni giorni dopo la comparsa dei Goti nella Valle, Bonosio, prevenuto che quei feroci nemici andavano rapidamente innondando e devastando l’Alta Italia, abbandonò la Mesolcina. Quest’ultimo Rappresentante romano che si era procacciato la generale stima ed affezione dei Mesolcinesi per la sua benigna amministrazione, veniva chiamato Buon Pastore.
Subito dopo l’abbandono di Bonosio, e quantunque fosse già sparso il terrore per l’entrata in Italia dei potentissimi Goti, tuttavia i più notabili della Valle si riunirono in Lostallo per combinare sul bene della patria, adottando il governo popolare basato su quello già stato introdotto da Lostullux, ed alcuni articoli provvisorii di legge, fondamento di quelli che molti secoli dopo si misero in vigore, composti e compilati da certo Molina di Calanca. Questo venerabile legislatore della Mesolcina viveva ritirato e quasi nascosto nel luogo che dappoi porta il suo nome.
A sua insinuazione suggerita da un’ardente amor di patria libertà, gli abitanti distrussero senza ritardo le torri chiamate allora castelletti che esistevano nella Valle, state costrutte in diversi tempi sotto il Dominio romano per servire di residenza ai suoi Rappresentanti. Moli-