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sangue a cagione della prepotenza d’un certo Nestoris, il quale cercava di dominare la Valle. Questo ricco ambizioso erasi formato un forte partito nella Mesolcina per mezzo delle sue splendidezze, e d’un finto amore di patria. In una radunanza popolare in Lostallo, che già lungo tempo innanzi era fissato come luogo centrale al trattamento degli affari pubblici, vi fu chi gridò contro il nascente dispotismo, segnale convenuto per assalire il partito Nestoris, il quale battuto, dovette cedere, e l’istesso Nestoris per mettersi in salvo, si rifugiò precipitosamente nel vicino tempio statogli aperto dal Sacerdote; ma inseguito dal popolo e strascinato fuori dal luogo sacro, fu, in diversi assalimenti, crudelmente ucciso dalla moltitudine.
Per tradizione ci vien trasmesso che verso quell’epoca si costrusse vicino al tempio di Lostallo il rinomato Segreto, il quale consisteva in un profondo e lungo sotterraneo, il di cui uso si pretende che servisse per i Sacerdoti pagani; ma è più verosimile che sia piuttosto stato costrutto lungo tempo dopo dalle tiranniche mire d’un qualche despota. Si è trovato che quel sotterraneo conduceva a Drenola, e che dopo la sommersione di quel paese, parte di esso servì per lungo tempo d’umida ed oscura prigione, particolarmente nei dolorosi commemorati tempi