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vide severe misure state a tempo consigliate dal Governo Cantonale per impedirne l’introduzione.

Al principio del corrente anno 1837, si era ponderatamente manifestato nella Giurisdizione di Roveredo un quasi general malcontento sulla precipitosa ammessa accettazione del nuovo progetto di legge, il quale tendeva a distruggere gli antichi vallerani giurisdizionali sistemi e diritti politici.

Solo otto giorni circa prima del nuovo Vicariato eransi sparsi alcuni stampati esemplari della nuova legge, sino allora tenuta nascosta al popolo, la quale fra le altre importanti determinazioni non permetteva più la convocazione del Consiglio di Vicariato, il quale tumultuariamente ebbe però luogo nel consueto giorno; perciò durante il breve tempo che ancora soprastava alla riunione del nuovo Vicariato i partitanti della Riforma non mancavano d’intrigare affinchè la loro opera non venisse atterrata.

Nel giorno 5, prima domenica di marzo, l’agitato popolo si convocò piucchè mai numeroso nel luogo solito di Roveredo per tenervi il suo ordinario Vicariato: ma prima per energica risoluzione degli unanimi votanti delle tre Comuni di Cama, Leggia e Verdabbio, e senza il minimo inconveniente, si abolì affatto la nuo-