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partenente all’Alta Mesolcina e Calanca; in alcune centinaja di pelli di camoscio e d’altre ordinarie qualità; ed in poca caccia e pesca. Il ricavo delle galette che da pochi anni si coltivano nella Bassa Mesolcina produce una riguardevole entrata. Grande è il commercio nell’esportazione che si fa d’ogni sorta di legnami da fabbrica e carboni; ma siccome non appartiene che a privati speculatori, questo genere di commercio non riesce generalmente che di gran danno alle due valli, le quali indubitatamente, se non metteranno in esecuzione sin che sono ancora in tempo non solo la provvida legge sui boschi urgentemente stata proposta l’anno scorso, e già in vigore presso alcune Comuni cantonali, ma anche impedire provvisoriamente l’ulteriore vendita di boschi generali e selve particolari, si vedranno ciecamente ridotte in una trista situazione.
Il transito delle merci ed i forestieri che traversano la Mesolcina sono pure di non lieve lucro ai Vallerani.
Affitti della alpi. — Tutte le Comuni della Mesolcina possedono separatamente, o in unione delle alpi, dalle quali ricavano annualmente più o meno quantità di danaro coll’affittare ai pecorai, durante i tre mesi d’estate, quelle pasture che potrebbero sopravanzare al mantenimento del proprio bestiame, ma particolarmente