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La giornata di mercoledì 27 agosto, fu un giorno d’immenso infortunio per la Valle Mesolcina, come per alcune altre vicine vallate. Non vi fu Comune, o famiglia nella Valle che più o meno non abbia provate le funeste conseguenze di quella disastrosa giornata. Il paese di Mesocco, oltre d’aver persa una grande quantità di fondi comunali e particolari che esistevano sulle due sponde della Moesa, trentacinque differenti fabbricati, la più parte stalle, le quali rinchiudevano fieno e biade, con molti pezzi di prati sui monti levati dalle lavine, si vede altresì danneggiata a perpetuità in non pochi luoghi di pascoli sulle montagne che restarono denudate. Gran parte della campagna nella contrada d’Andersla esiste ora sotto le rovine e le ghiaje, ed alcune di quelle case vi si trovano ancora in piedi frammezzo. L’antica creduta tomba di Rinaldo Nordman fu bensì attorniata da quelle trasportate materie, ma le acque rispettarono la memoria di quel benemerito eroe della patria.
Nella parte inferiore della Valle, i disastri furono in alcuni luoghi ancor più spaventevoli. Parte della metà circa della campagna di Soazza fu distrutta del tutto, e parte molto danneggiata; i prati piani che esistevano sulla destra e sinistra della Moesa smarrirono con cinquanta-