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Un anonimo Mesolcinese diede alla stampa nel 1833, in settembre un progetto di modificazioni sulla Costituzione dell'intero Cantone, ed in marzo 1834, per istigazione d'alcuni torbidi intriganti influenzati da pochi innovatori mesolcinesi e forestieri, furono institute in alcune Comuni Vallerane certe Riunioni segrete sotto il nome di Società Patriottiche e di Gabinetto, direttore delle quali si fece poi quello di Grono, che ridicolmente nominavasi Società-Madre, o Centrale: quali appunto nient'altro si proponevano che l'appoggio dell’annunziata riforma e l’esaltamento del così detto moderno progresso con tutte le sue conseguenze. In confutazione delle proposte modificazioni, comparve in quel giugno un opuscolo riguardante principalmente l'immunità ecclesiastica ancor conservata nelle Comuni cattoliche del Cantone. Il Gran Consiglio, al quale la progettata riforma con le sue aggiunte era stata presentata, la rigettò nel seguente luglio. Una uscita disapprovata risposta al suddetto opuscolo sotto il nome del partito riformista fu condannata a Roma fra i libri proibiti.
Come a tutte quelle ciarlatanerie, de’ Gabinetti non prendevano parte che pochi intriganti, a poco a poco insensibilmente si sciolsero.