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Reggimenti che la Svizzera si era obbligata con capitolazione alla Francia.

Sotto il pretesto di far eseguire il commerciale adottato sistema continentale, per odine del dispotico Mediatore della Svizzera, allora Imperator dei francesi, le truppe italiane invasero nell’ottobre 1810 il Cantone Ticino; un distaccamento delle quali composto di duecento uomini compresi alcuni finanzieri, entrò pure sotto l'istesso motivo, nel giorno cinque marzo dell’anno seguente, nella già prevenuta Mesolcina, portandosi alcuni di essi ad occupare la montagna di san Bernardino, mentre il restante stazionava nei due Capi-luoghi della Valle, Mesocco e Roveredo. Finalmente dopo ventisei giorni di dimora, quella truppa abbandonò la Mesolcina nel primo giorno d’aprile, ritirandosi nel Cantone Ticino, il quale per mezzo dei reiterati riclami, e principalmente per ii successi strepitosi cambiamenti politici, ne fu poi altresì liberato.

Nel 1813 morì l'amato mio padre, ultimo Pannerher della Mesolcina, nell'età di 75 anni, compianto da tutti quelli che lo conoscevano, essendo la sua vita sì privata che pubblica stata di continuo un tessuto di esimie virtù e chiari meriti. È memorabile il monumento dedicato alla sua giustizia, pietà e patriottismo dall’inclito Contado di Chiavenna l'anno 1791, imperocché tra le altre volte nel 1789 toccando,