affatto; ma favorito dei sopraccennati eccellenti doni di natura, egli dirigeva ed accudiva benissimo ai suoi abituali affari sì domestici che campagnuoli. Quando la di lui moglie era ammalata, egli solo ne aveva premurosa tenera cura senza l’ajuto di persona; egli inventava e componeva con precisione e facilità diversi utensili di casa; andava da solo e senza difficoltà, provveduto però sempre di un bastone che chiamava il suo occhio, nei luoghi di cui ricordavasi d’essere già stato, o altrimenti vi si faceva condurre una volta: il che bastava per indi ritornarvi da solo col mezzo di mentali marcati punti dal detto suo appoggio facilitati. Pervenuto ad una distanza egli sapeva benissimo quai giri e quanti passi ci voleano per arrivare ad un’altra, e così progressivamente giungeva da solo al destinato luogo. Fu veduto nei primi anni di sua cecità farsi accompagnare sul sito di que’ suoi beni stabili di cui non aveva una cognizione perfetta per istruirsi dei reali loro termini e confini, ed alcuni anni dopo, causa insorte discussioni di divisioni territoriali, portarsi sui medesimi contesi fondi, e col suo bastone indicare con esattezza la situazione dei marcati termini; egli era in caso di ripetere letteralmente quanto aveva inteso nella giornata; col suo tatto egli conosceva e distingueva a perfezione tutto ciò che gli passava per le mani. Nelle lunghe serate d’inverno ed ogni