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di fino metallo, il di cui ricavo andò a profitto della Valle.

In aprile la Repubblica sottoposta alle truppe francesi dovette veder con dolore condotti via prigionieri alcuni de' suoi stimati cittadini griggioni sospetti d’opinione austriaca, e fu obbligata d’unirsi con un patto d’alleanza alla Repubblica Elvetica.

Verso quei tempo tutta la Svizzera era divenuta il teatro d’una sanguinosa guerra fra l’Austria e la Francia; e gli stessi Elvetici si distruggevano reciprocamente combattendo sotto l’una o l'altra bandiera.

Nei primi giorni di maggio un forte corpo d’armata austriaca penetrò dalla parte di Coira nella Repubblica, la quale sulla speranza di riacquistare la sua libertà ed antica costituzione, si levò in massa per combattere e scacciare i Francesi dal suo suolo; al qual fine la Mesolciua fu pur invitata di contribuire con ispedire in soccorso dei volontari. Un centinaio di essi si mossero di fatto, ma appena passata la montagna di san Bernardino, ricevuto l’avviso che i Francesi battuti si ritiravano sopra Bellinzona, i Mesolcinesi retrocedettero alle lor case.

Nel giorno 10 maggio, sotto la condotta dei generali Lecourbe, Loison e Ney, e quasi in egual numero della loro prima entrata, gli ir-