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tamente unita; ma essi inflessibili furono, adducendo che il loro popolo commitente e mai deviato avrebbe dalla presa risoluzione. Nel mentre che quella Sessione teneva ogni via per poter pervenire al desiderato intento, i deputati rappresentanti i due partiti dell’intera Calanca, si rimproveravano a vicenda d’essere stati causa delle grandi spese in cui avevano immersa la povera loro Valle, e con tal calore, che certamente sarebbero venuti alle mani, se gli altri deputati non si fossero intromessi. Quell’insorta disdicevole disputa fu motivo che i Rappresentanti della Calanca si dividessero in due parti eguali l’argenteo sino allora usato comun sigillo giurisdizionale, e fu da quell’istante che la Calanca prese il nome d’Interiore ed Esteriore, e che i Capi di quei due magistrati si denominarono pure Landama. Dopo la separazione, il Landama rappresentante la Calanca Interiore concorre bensì in tutti i Consigli di Valle, ma ha voce attiva in quelle sole cose che attingouo l’intero Comune Grande della Mesolcina.
Primi di tal separazione non esistevano nelle due Valli che gli Statuti di Martinone, ma subito dopo, la Calanca interiore ne compilò particolari, basati sopra quelli già vent'anni addietro proposti dinanzi alla Centena.