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ca, parte della quale già d’alcuni anni cercava sotto diversi frivoli pretesti la separazione dal restante della Mesolcina per così formar una Giurisdizione indipendente, i partitanti di quella separazione si prevalsero di tal occasione per sollevare la gioventù e indurla a portarsi in Roveredo per liberare i detenuti loro confratelli che si facevano credere ingiustamente carcerati.
Un piccol numero di quei giovani esaltati, da poco tempo rientrati da paesi esteri, si unirono in fatti affine d’effettuare il perverso disegno; ma avendo inteso che il sedente Criminale avea provvidamente prese tutte le misure onde difendere la confertagli autorità, stimarono conveniente di sospendere la loro discesa in Roveredo, e furono poi chiamati Cocardieri, perchè erano tutti provveduti d’una eguale cocarda rossa. Quei sediziosi sul timor di venire puniti con severità, ed assecondati da altri partitanti della separazione, cercavano tutti i mezzi per indurre il restante della popolazione Calanchina nella loro fazione provocandola a reclamare contro le pretese ingiustizie ed arbitrii che le Giurisdizioni di Mesocco e Roveredo commettevano su quella di Calanca; per cui dopo due anni d'ostinati e dispendiosi litigi la Calanca interiore, cioè d’Arvigo in dentro, ottenne la totale separazione in cose giudiziarie, dal restante della Mesolcina,