di essi dovea pur restarne privo, non sapevano mai a ciò risolversi. Alla fine si determinarono di tirar la sorte a chi dei due avesse per l'altro da chiedere Maria in isposa. Puntualmente convenuti sull'esecuzione, la sorte toccò a Giuseppe, il quale col suo amico si portò in casa dell’amata, e dopo le solite conversazioni, Giuseppe dimandò ai genitori di Maria se erano contenti di darla in matrimonio a Clemente, ed essi risposero che vi acconsentivano se tale era la vocazione della loro figlia, la quale trovandosi presente, senz’esitare rispose che accettava la mano di Clemente, il quale agitato dall’amore e dall’amicizia, non seppe al momento cosa dire, ma tutto confuso se ne partì, lasciando così sorpresi l'amico, Maria ed i di lei genitori, che pur non seppero che pensare di tal subitaneo ritiro. Dopo la partenza di Clemente, Giuseppe cercava in differenti maniere di scusare l'amico; ma Maria ed i suoi genitori dall’agire di Clemente dedussero che fosse stato piuttosto un formale rifiuto, di cui al momento la più dolente ed offesa era Maria. Nella mattina seguente ad insinuazione della figlia, la di lei madre fece prevenire Clemente che d’allora in avanti non dovesse più comparire in sua casa, avendo Maria scelto un’altro sposo a lei più caro. Sentito questo, e non dubitando Cle-