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si ordinò alla maggioranza la loro liberazione, mediante ch'essi pagassero, o garantissero le tasse stategli applicate, e riguardo alla prima esposizione, si risolse pure alla maggioranza di sospendere qualunque ostilità contro le Comuni partitanti delle Missioni, ma aspettare le decisioni superiori, giacché il Vescovo diocesano aveva prevenuta la Mesolcina che per ordine di S.S. sarebbe entro l’anno venuto in Valle per accomodare le contestazioni di religione già da lungo tempo esistenti.
Al 25 aprile si convocò l'ordinaria Centena che già da tre anni non aveva avuto luogo, nella quale con patriottiche e pacifiche parlate si cercò di consolidare le incaminate buone disposizioni di riconciliazione fra le opposte fazioni,
Nell'istessa Centena si sostituì ai due Capi dei Magistrati di Mesocco e di Roveredo il titolo di Landama a quello di Ministrale, per così distinguersi dal Capo della Calanca che ritenne l'antico.
All'ultimo Monsignor Vescovo arrivò in Valle verso la fine di Luglio, e recatosi in s. Vittore, appianò tutte le vertenze che esistevano fra il Clero secolare e le Missioni, approvandole a quelle cure, dietro l'instanza delle Comuni e per mancanza anche di disponibili preti nazionali, tali come si trovavano alla sua prima vi-