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Il distaccamento destinato per vegliar sui confini della Giurisdizione di Mesocco, e che trovavasi accampato in Norantola, ebbe pure delle dispute con quegli abitanti a motivo della sua prepotenza. Dopo d’aver egli fra le altre saccheggiata anche la casa d’un certo Forello primo possidente di quella terra, gli armati lo assalirono altresì perchè creduto del partito fratista; il che vedendo la di lui moglie, con coraggio si lanciò sopra il loro Capo, ed abbrancatolo pei capelli, lo gettò a terra con intenzione di levargli la vita se altri non fossero corsi in suo ajuto.
Frattanto i fratisti vedendosi liberi dell’assedio, e non trovando più necessario di restar accampati, risolsero di rientrare alle lor case, convenuti primieramente di dar una generosa libertà ai detenuti, e di prestare pronto soccorso alla Comune di Santa Maria qualora venisse in qualunque maniera molestata.
Dopo queste ultime non successero entro l’anno altre rimarchevoli azioni, se non che di tempo in tempo insorgevano particolari contese che mantenevano vive le animosità fra i due partiti, per cui anche in quell’anno l’ordinaria Centena non ebbe luogo.
La giurisdizion di Mesocco non mancava per mezzo de’ suoi Magistrati d’adoperar tutti i mezzi