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generale, tutti tre dottissimi teologi e famosissimi predicatori. Nei primi giorni egli si fermò in Roveredo col dar principio alla sua santa intrapresa, indi si trasferì, dietro fervide istanze, a Mesocco, ove lasciò, come in ogni altro luogo, i frutti del suo indefesso zelo che nutriva per la salute eterna degli abitanti.

Trovandosi il santo uomo in Mesocco, venne in cognizione che l’esperta donna d’un giurato viveva da alcuni giorni ritirata poco lungi dalla sua abitazione, indecisa se dovesse seguire l'amato suo marito, il quale come partitante della riforma se n'era partito, o far ritorno alla religione de’ suoi avi.

La mattina del nove novembre, secondo giorno del suo arrivo in Mesocco, il zelantissimo Prelato si portò a piedi col suo Auditor Morra là ove dimorava la donna, e volle esser accompagnato da una sola guida. Arrivatovi trovò Margherita che tutta perplessa stava seduta vicina ad una fontana. Al primo caritatevole suo invito, essa si gettò ai di lui piedi abbiurando i suoi errori, e se ne ritornò contenta alla sua casa, conducendo poi una vita affatto esemplare. Il pio ed operosissimo Cardinale benedisse la fonte, vicino alla quale ebbe quell'incontro, quale scaturisce ai piedi d'un terragno macigno, giacente sulla vecchia frequentata strada,