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sul castello di Mesocco si rinvennero i due più grossi cannoni, essendo gli àltri due probabilmente stati spezzati e così portati via, quali due pezzi di campagna erano quelli di cui i Mesolcinesi si servirono nelle battaglie contro Massimiliano I., e gli altri due macchinosi che il fuggitivo Trivulzio non aveva potuto far trasportare, furono poi trasferiti sotto il tetto della casa comunale di Mesocco, ove restarono fino alla fine del passato secolo.

La famiglia Trivulzio aveva dominato nella Mesolcina durante quarantacinque anni, dopo il quale abbandono la Valle cessò per sempre d'essere molestata dai Castellani.

Gli avanzi dell’antico maestoso castello di Mesocco sono posti sulla sommità d’un arduo sorprendente scoglio che isolato s'alza nel mezzo e quasi nel centro della Valle, la maggior parte della quale viene dallo stesso dominata; ai suoi piedi ed a sinistra cupo gorgogliando scorre il fiume Moesa, ed alla sua destra insensensibilmente discende lo stradale. La sua forma presentanea è quasi quadrata, ed è attorniata da alte e massiccie muraglie della circonferenza di mille duecento piedi francesi, le quali rinchiudono i diroccati edifizj, le cui imprigionate torri si vedono orgogliosamente sopravvanzare le principali mura che hanno dieci piedi di gros-