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ha potuto sostenere l'assedio per qualche tempo; ma costretto dovette alla fine arrendersi.

Verso la sera del 28 settembre 1513 la montagna che perpendicolarmente soprastava alla Comune di Campo-Bagigno, nella Calanca, si staccò d’improvviso causa un forte terremoto accompagnato da dirotta pioggia, e spezzatamente piombò sopra quel paese e sulla piccola, ma bella sua campagna coprendola del tutto con ammucchiati macigni. In tal funesto momento trenta cinque persone rimasero vittime, il che era circa un quarto della popolazione, essendosi il restante trovata dispersa, parte in lontani paesi, e parte ancora sui monti. Li salvati, ma sventurati Bagignesi non volendo abbandonare i cari luoghi nativi, fabbricarono sulle istesse ruine, ma all’altra sponda del fiume Calancasca il paese che chiamarono Cauco, derivante da Cavcos suo nome primiero. Questa disgrazia arrivò nell'istesso tempo alla caduta della Val Crenone che sotterrò Biasca nel Cantone Ticino, quale giace occidentalmente e sull'istessa direzione di Campo-Bagigno. Con chiarezza si osservano in quei due luoghi le spaventevoli e disastrose ruine di quell'anno anche in giornata.

Nei 1S24 ai 24 aprile le Comuni della Mesolcina, come tulle le altre delle Tre Leghe si