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valloni, in folti boschi, ed in altri luoghi rimoti, ove sotto le forme di diversi feroci animali e di preferenza in quella di gatti, conferissero assieme per incantar gente, bestie, e particolarmente fanciulli; per far accadere funesti accidenti a qualcuno; far insorgere temporali, intemperie, fenomeni, e cose simili. La ridicola e pazza fede nelle streghe era tale che se qualcuno veniva incolpato dal pubblico di farne parte, era tosto denunziato e tradotto dinanzi ai tribunali, i quali agivano contro il supposto colpevole coi più crudeli ed inumani supplizi prima di condannarlo a morte, pena cui quegli innocenti ben di rado potevano evitare.

Fra le barbare procedure di tal natura di cui ancora ci rimane memoria, ne voglio, per darne un’idea, rammemorare qui una.

Nel 1492 si fece un processo contro certo Battista Fazolo della Comune di s.Vittore, il quale aveva servito nelle truppe elvetiche contro Carlo Duca di Borgogna. Quest’onesto uomo dopo d’aver partecipato alle gloriose vittorie riportate contro quel monarca, si era ritirato nella sua patria per vivere tranquillamente durante il resto dei suoi giorni, sebbene non vi possedesse che pochi beni stabili. In compagnia della sua servente egli impiegava la maggior parte del tempo in fare utensili di legname, ed in comporre pic-