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la manna non cadeva: perciò se ne raccoglieva il doppio la mattina del venerdì. – Alla bevanda Iddio provvedeva coll’acqua, la quale sovente scaturì miracolosamente dalle rupi, percosse dalla verga di Mosè.

Una gran nuvola poi, che di giorno li difendeva dai raggi del sole, e di notte, cambiandosi in colonna di fuoco, li illuminava e loro mostrava la via, li accompagnò per tutto quel viaggio.

I dieci comandamenti della legge di Dio.


49. Il terzo mese, dopo l’uscita dall’Egitto gli ebrei pervennero alle falde del monte Sinai. Fu là che, tra le folgori e i tuoni, Iddio parlò, e promulgò la sua legge in dieci comandamenti, scritti su due tavole di pietra, che consegnò a Mosè, sulla vetta del monte.

50. Ma quando ne discese, dopo 40 giorni di colloquî col Signore, Mosè trovò il popolo, che, caduto nell’idolatria, adorava un vitello d’oro. Compreso di santo zelo per tanta ingratitudine e tanta empietà, spezzò le tavole della legge, ridusse in polvere il vitello, e punì di morte i principali istigatori del grave peccato.

Risalito poscia sul monte, implorò il perdono dal Signore, ricevette altre tavole della legge, e quando discese, fu meravigliato il popolo di vedere com’egli avesse due raggi di luce in fronte, che rendevano la sua faccia splendente e gloriosa.

Il Tabernacolo e l’Arca.


51. Quivi appiè del Sinai Mosè, per comando di Dio e secondo le di lui prescrizioni, fabbricò il Tabernacolo e l’Arca.

Il Tabernacolo era una gran tenda a guisa di tempio, che s’innalzava in mezzo agli accampamenti, quando gli Ebrei si fermavano.

L’Arca era poi una cassa di legno preziosissimo, coperto entro e fuori di purissimo oro, in cui furono poscia