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Lo sterco ridotto in polvere (poudrette) può nei paesi, ove sono le fabbriche, servire a questo uso. Devesi spargere a pugni, e con molta attenzione: ma bisogna allontanare tutte le sostanze animali, che non essendo ridotte in letame, quasi secche, comunicano al vino una porzione dell’odore infetto che spargono. Nelle migliori vigne, le viti non s’ingrassano mai: si teme la troppa feconda influenza di quei letami che ànno distrutto la riputazione de’ terreni più rinomati. Si correggono le terre forti meschiandole la sabbia di acquazzoni, i rottami di conchiglie, le sostanze calcaree. Nelle vecchie vigne, in quelle che la magrezza del terreno à fatte perire, si arriva a darle nuova vita, a rianimare interamente la loro vegetazione, spargendovi della terra vegetabile.

Due ragioni importanti decidono del tempo, che si deve scegliere per trasportare gl’ingrassi, e fanno preferire ad ogni altro quello di autunno. La prima è, ch’essendo quella l’epoca quasi sola, in cui il coltivatore può disporre del suo tempo, sacrifica tutti gl’istanti, che crede necessarj a scegliere il concime, dargli la preparazione conveniente; e la seconda per le piogge, ed umido, che non avendolo ancora penetrato, è meno pesante, e il trasporto più facile.

È impossibile prescrivere un metodo generale per questo trasporto, ch’è sempre in rapporto costarne colla fortuna dei coltivatori, e con una quantità di circostanze locali, che non si possono valutare. Ma si può quasi sempre effettuarlo presso la piantagione stessa con vetture, carri traboccanti, sul dorso degli asini, dei cavalli, e dei muli.