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giunge un cannello di più pollici, la cui estremità non à mai più di sei linee di apertura. Quanto agl’imbuti, che servono a trasportare il vino nelle botti, devono essere molto più grandi: qualche volta sono rotondi: è una mezza sfera nel cui mezzo vi si è posto un forte cannello. Quelli che sono di uso più comodo, sono in forma di elissi: la loro lunghezza dev’essere tale, che il cannello entrato uel vaso, la parte opposta deve appoggiarsi sull’estremità della botte.

Si guernisce la parte superiore del cannello fissato al fondo dell’imbuto di una coperta di filo di ferro a maglie finissime, per impedire agli acini, e alle porzioni di riffa di penetrare nella botte.

I diversi strumenti che si usano per tramutare i vini sono i mantici, i cannelli e le trombe.

In Champagne si adopera per tramutare il vino un cannello di pelle, lungo quattro o cinque pollici, del diametro di due pollici, all’estremità del quale si fissano solidamente due cannelli, o cannoni di legno, lunghi otto dieci pollici, la cui circonferenza dalla parte più grossa è di sei, sette pollici, mentre non è che di quattro all’altra estremità. Una delle estremità di questo cannone di legno è fortemente posta nel buco fatto al basso del vaso che si vuol riempire, e l’altro si accomoda alla cannella della botte che si vuol tramutare.

Subito che la cannella è aperta, comincia a scorrere il vino nel vaso voto, il quale si riempie a metà: col mezzo di un mantice si sforza il resto ad ascendere. Questo mantice non differisce da quelli ordinariamente impiegati, se non che per la sua canna (la quale è lunga otto pollici, in alto,