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Sebbene la forma quasi cilindrica, che si dà alle botti sia già assai buona, sarebbe da desiderare, che il mezzo fosse più gonfio, e presentasse tutto affatto la forma di un fuso troncato: i principali vantaggi sarebbero di aumentare la forza della botte, di renderla più mobile, di darle meno punti di contatto colla terra, di facilitare il passaggio dell’aria, d’impedire che l’umido non attacchi i cerchj, e non li faccia marcire, di offrire una minor superficie, di minorare l’evaporazione, di concentrare il sedimento in un piccolo spazio, e di somministrare con ciò tutti i mezzi di avere, col tramutarlo, un vino perfettamente chiaro.
Modi di usare le botti nuove, e correggere quelle viziate.
Il solo legno in Francia, che sia buono alla costruzione delle botti, è quello di quercia, le cui fibre assai unite arrestano maggiormente lo sprigionamento delle parti più volatili del vino; sprigionamento, che dietro una quantità di sperienze è assai più considerabile nei piccoli vasi, che nei più grandi. Ma questo legno, come tutti quelli che si possono impiegare a un tal uso, contengono un principio astringente, che si scioglie facilmente nel vino: gli procura un sapore spiacevole, che non si à più da temere, se la botte è stata fatta con doghe, che siano state lungamente immerse nell’acqua corrente, se si à avuta la precauzione di farvi soggiornare per molte ore, dopo averle sbattute, tre, quattro pinte 1 di acqua salata bollen-
- ↑ La pinta francese contiene 32 once di Fran-