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Impegniamo tutti i vignajuoli a tentare questo semplicissimo mezzo, il cui risultato sarebbe vantaggiosissimo.
Il gusto di botte, che acquistano i vini devesi attribuire al vasellame tarlato, imputridito, o all’azione della feccia seccata. Si neutralizza quest’odore, lavandolo a più riprese con una buona acqua di calce, dopo aver bene chiarificato e tramutato il vino. Quanto ai fiori, che non alterano sensibilmente la qualità del vino, il sig. Chaptal li riguarda come un vero byssus: se ne previene lo sviluppo tenendo i vasi ben chiusi, difesi dal contatto dell’aria; ed esattamente riempiti.
CAPITOLO VIII.
Il coltivatore, che desidera vegliare da lui stesso a tutte le attenzioni, ch’esigono la vendemmia,
e i varj suoi prodotti, non deve mancare di una quantità di cognizioni, di dettagli sopra i vasi, gl’istrumenti, e le diverse preparazioni che gli si devono far subire, se non vuole esser esposto a molti accidenti, che non potrebbe neppur prevedere senza queste nozioni preliminari. Noi considereremo 1. Gli strumenti, e i vasi destinati alla vendemmia; 2. Le macchine, e i vasi che servono alla fabbrica del vino; 3. Le botti, e i vasi destinati a contenerlo; 4. Le cantine, e le caneve.