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anno. I vini deboli, poco spiritosi, fatti con uve senza grappoli sono principalmente soggetti. Tramutarli accuratamente, spesso, può prevenire questi accadenti per un gran numero di vini: ma tutte queste precauzioni non impediscono di passare al grasso.

I varj modi di rimediarvi, sono: 1. mettere all’aria, in un granajo ben aereato, le bottiglie aperte: 2. Agitarle per un quarto d’ora, lasciarvi andare il vapore e la spuma: 3 Chiarificarli con la colla di pesce mescolata con bianchi di uova: 4. Al fine introdurre in ogni bottiglia due o tre gocce di succo di limone, o di acido debole.

L’acidità, che acquistano i vini è una malattia almeno tanto generale, quanto la prima. Le cause, che possono determinarla sono le circostanze sfavorevoli, colle quali si è vendemmiato, la umidità dell’uva, le variazioni di temperatura, le commozioni anche deboli, e spesso ripetute, che mettono in moto la feccia, e il contatto, o miscuglio dell’aria atmosferica col vino.

S’impedirà egualmente ai vini di acidire, facendo svaporare la parte di acqua sovrabbondaute, aumentando la quantità di spirito, separando il vino dalla sua feccia, chiarificandolo con attenzione, privandolo d’ogni contatto coll’aria, e chiudendolo in una cantina, la cui temperatura sia costantemente la stessa, difesa dalla siccità, dall’umido, e dalle scosse.

Se con tutto ciò il difetto di attenzioni, o qualche accidente particolare avesse dato luogo allo sviluppo dell’acido, si potrà mascherare il di lui sapore, meschiando del miele al vino acido, della liqui-