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mente il meno vantaggioso è di bruciarla per ottenere dell’alkali. Quattromila libbre di feccia danno cinquecento libbre di ceneri, dalle quali si ricavano cento e dieci libbre di alkali secco.

In Italia si ricava dai granelli dell’uva rossa un olio, che gli abitanti del parmigiano mangiano qualche volta, e del quale se ne servono per abbruciare, ed ungere le pelli di vitello.

Preparato a freddo, ed estratto senza fuoco, sarebbe buonissimo per tutti gli usi della tavola 1.

  1. L’olio è un articolo troppo interessante perchè si debba tentare questo mezzo onde supplire almeno in parte al costoso di oliva, e tanto più, che gli olivi vanno tutto giorno perendo, ed abbenchè si rimettano, esigono lungo tempo prima di dar frutto. Noi siamo attualmente in lusinga, che se le sperienze fatte da alcuni nostri compatrioti col Rafano oleifero cinese (Vedi Istruzione sulla di lui coltivazione di D. F. de Grandi. Udine 1804.) ànno disanimato, anzichè no, dal coltivarlo per l’oggetto contemplato, non sarà lo stesso sicuramente del Falso pistacchio ( Staphylea pinnata L.), che il mio amico ab. Fecchinis di S. Vito (dipartimento del Tagliamento, distretto di Porto-Gruaro) à trovato sì utile, e tanto buono. S. A. I. il nostro Principe Vice-Re colla profonda penetrazione, che lo segnala si è degnato accogliere con parzialità la di lui scoperta, e principalmente per ciò che riguarda la macchina, che à inventata per frangere i nocciuoli. La pianta faceva parte anche in addietro delle oleifere, come ultimamente, tra