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88 | ANNA COMNENA |
sapea da qual parte piegare. Nè ciò è il tutto, essendosi di ben maggior fellonia macchiato con Roberto, al quale promesso avea in chiarissimi termini la sua ribellione. È di verità cosiffatta la genia e l’indole dei tristissimi e volubili animi, segnaci con leggierezza somma della fortuna, e cambianti di colore a norma della varianza delle cose e de’ tempi ne’ quali s'avvengono; gente appieno disutile al pubblico bene, e solo instancabile nel tener dietro con ardore alle proprie speranze ed agiatezze; se non che di frequente ne falliscono il colpo, quantunque presuntuosi a segno che credonsi a bastanza cauti e scaltriti.
LI. Ma ito vagando licenziosamente il discorso oltre i limiti d’una storica narrazione, è mestieri, tirate quasi diremmo le redini, ricondurvelo entro. Roberto già da prima divampante in cuor suo d’incredibile bramosia d’occupare Dirrachio, vie più gagliardo ne risentì l’ardore dopo le promesse di Monomacato; cosicchè lo vedevi intollerabile d’ogni ritardo nell’eseguire il tragitto, e indefesso nel sollecitare ora i marinai, ora le truppe a condurre prontamente a termine la navigazione. Se non che Monomacato fu d’avviso di non riposare per intiero sopra gli accordi fatti seco lui, ma di apprestarsi eziandio, per ogni evento, altro scampo. Laonde si unì, col mezzo di lettere e doni, a Bodino e Michele esarchi1 del Dalmati, procurandosi disserate, a mo’ di
- ↑ Officiali, o capi, o principali nell’uno o nell’altro foro, il patriarca costantinopolitano avendo anch’egli il proprio esarca, il quale eseguiva le funzioni di suo delegato, riscuo-