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84 ANNA COMNENA

li1 ed occupare innanzi tratto Naupatto2 co’ luoghi adiacenti, compresevi le rocche. Ma ripensando poscia allargarsi maggiormente il mare infra Idrunte e Nicopoli che non infra Brundusio e Dirrachio, diede a questo tragitto la preferenza siccome più breve e men pericoloso, non richiedendosi a valicarlo maggior tempo d’una giornata, quantunque vernile, come appunto era il caso, appropinquandosi il sole ai circoli australi ed al Capricorno. Per non esporre adunque così grande armata di mare nella corrente stagione ai sinistri d’un viaggio notturno, dato l’ordine di costeggiare la piaggia da ldrunte a Brindisi, deliberò prender via per l’angusto stretto dell’Adriatico. Nè fu più di parere che il figlio Rogerio si rimanesse in Italia giusta il primo suo divisamento, creato avendolo a tal uopo principe dell’Apulia, ma lo volle, nè saprei qui addurre il motivo e la ragione del cambiato proposito, a compagno nella guerra. Lungo poi la navigazione per giugnere a Dirrachio occupa e presidia Corifo, munitissima città, ed altre nostre rocche; dopo di che, ricevuti dalla Lombardia e dall’Apulia ostaggi e raccolte le pecuniali imposte da tutto il proprio dominio, rivolge ogni suo desiderio e pensiero ad afferrare prontissimamente a Dirrachio.

XLVIII. Di quel tempo l’imperatore Botaniate avea posto l’intero Illirico sotto il governo di Giorgio Monomacato, il quale da prima saper non volle dell’offertagli presidenza; ma due servi, Borilo e Germano, di bar-

  1. Turchia, città dell’Armenia minore.
  2. Ora Lepanto, città in Acaia.