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LIBRO PRIMO. | 79 |
precipitate marce, insuperabile impeto ed immensamente strepitose minacce occupò i Canini e Gerico1 e tutto l’Aulone, mettendo lungo la via ogni luogo a ferro e fuoco, in guisa che veracemente dir poteasi l’importunissimo fumo nunzio del futuro incendio, e l’anticipato preludio del grande assalimento, preludio non molto più tollerabile dell’assalimento stesso. E ben acconciamente paragonerebbonsi il figlio ed il padre al bruco ed alla locusta, poichè siccome gli avanzi del primo vengono divorati dall’altra, così quanto era sfuggito alla voracità di Baimondo fu in seguito ingoiato da Roberto.
XLIV. Ma prima di mandare costui ad Aulone è uopo tener discorso del suo operato sull’opposto continente. Egli adunque partitosi da Salerno pervenne in Idrunte, ove si rimase pochi dì in aspettazione della moglie Gaita (costei, partecipe della spedizione del consorte, avea fama di essere alcun che di terribile in guerra quando sotto del sajo occultava la stola2. Giunta alla per fine ed abbracciatala, e’ troncò ogni indugio, e salpando coll’intero esercito a golfo lanciato si diresse a Brundusio3, il più comodo e sicuro porto di tutta la Japigia4. Arrivatovi prontamente, vi stette infino a
- ↑ Popoli e città nella Palestina in Soria.
- ↑ Sajo, veste militare de’ romani di lana grossa e pelosa, corta sino alle natiche. Stola, abito lungo infino a terra proprio delle donne romane.
- ↑ Ora Brindisi, regno di Napoli, città in terra d’Otranto.
- ↑ Terra d’Otranto, e quella parte di Capitanata dov'è il monte Gargano.