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78 | ANNA COMNENA |
che l’erodiano, conciossiachè il re, come narrammo, accontentossi d’inveire contro de’ soli fanciulli, ma la costui demenza si scatenò contro ogni età. Di mezzo tuttavia all’invidia e al duolo è, ritto inoltrando verso il suo proposito (la bramosia di quell’animo incontinente facendosi d’ogni campo strada, senza darsi pensiero delle altrui sciagure e della pubblica calamità nel recare al divisato fine qualunque intraprendimento), raccoglieva niente meno che ogni giorno ed istruiva supplimenti di cerne in Salerno, prima di passare a Idrunte1, ove mandato avea innanzi numerose truppe coll’ordine di rimanervi infino alla sua venuta, non potendole raggiungere che quando avesse posto in assetto gli affari de’ Longobardi, ed accomiatato le ambascerie in attesa di risposte.
XLIII. I suoi riguardi poi verso il papa furono soltanto di comandare al figlio Rogerio, preposto al governo di tutta l’Apulia, ed al fratello Boritila che se la romana Sede richiedesseli di aiuto contro Enrico prontissimamente andrebbero colà e del miglior modo presterebbonle ogni soccorso. Avea inoltre fatto precedere il minore de’ suoi figli Baimondo, in tutto e per tutto simigliantissimo al padre, vo’ dire per coraggio, ardimento, robustezza e sue naturali forme compitissima impronta dell’indole di Roberto, ad assalire i nostri confini, e scorrazzare in sella e mettere a sacco i luoghi all’intorno d’Aulone. E quegli a mo’ di fulmine con
- ↑ Otranto, città nel regno di Napoli alle spiagge del mare Adriatico.