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LIBRO PRIMO. 77

che siane il tempo. Gli uni de’ legati con questa lettera e gli altri con non dissimile furberia ebbero da lui commiato. Qui non dobbiamo passare con silenzio quanto egli operò nella Longobardia prima di avviarsi coll’esercito ad Aulone1, uomo insoffribile per le altre tutte barbarie di sua vita, e per avere in allora imitato eziandio la crudeltà di Erode feroce persecutore de’ fanciulli; e per fermo, alla prima leva di truppe volendo egli aggiungere nuovi supplimenti di cerne, non la perdonò ad età comunque nel compierli, dall’intiera Longobardia e dall’Apulia2 raccogliendo senza distinzione sotto le sue bandiere tanto i congedati, quanto gli’immaturi per diffalta d’anni. Fu in vero spettacolo miserando il vedere deboli fanciulletti e vecchierelli spossati, cui neppure in sogno eransi giammai appresentate le armi, coperti ad un tratto della pesante lorica, impediti dallo scudo, per nulla guisa addestrati al tendere aggiustatamente ed allentare l'arco’, e sul punto di mettersi in via cadenti per debolezza bocconi. Così grande scelleraggine colmò la Longobardia di querimonie e lamenti, gli uomini da per tutto e le donne compassionando sotto i differenti proprj rapporti gli oggetti di loro affezione, mentre la moglie vedeasi di forza strappare il giubilato consorte per ricondurlo sotto le bandiere, la madre scritto ne’ ruoli l’inesperto fanciullo, e la sirocchia il fratello o giovinetto ancora, o iniziato in altre occupazioni. Tal furore poi del tiranno superava ben an-

  1. Tratto di paese nella Palestina in Soria.
  2. Ora Puglia, provincia del regno di Napoli.