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LIBRO PRIMO. 69

zione i Romani, dal che ognuno di essi riporterebbe cumuli di ricchezze, o per meglio dire monti d’oro.

XXXIX. Con tale commedia indotta la persuasione negli animi de’ presenti, e ricchi e poveri, ciascheduno a norma de’ proprj desiderj, incoratisi a imprendere novitadi, Roberto si parte dalla Longobardia, o piuttosto seco traendo tutta la Longobardia, e giunge a Salerno. È questa la metropoli de’ Melfii1, ove celebrò le nozze delle due figlie tuttavia nubili (poichè la terza, come abbiamo esposto, vivea nella mestizia in Constantinopoli, addivenuta vedova infin dalle stesse prime sponsalizie, l’impubere suo fidanzato abborrendo e lei ed ogni menzione di cosiffatto parentado come da’ fanciulli sogliono detestarsi gli spettri e le mostruose larve); celebrò ivi, ripeto, le nozze delle due figlie, l’una con Raimondo, prole del conte di Barcellona2, e l’altra con Eubulo pur egli nobilissimo conte. Procacciatosi non altrimenti le affinità di potentissimi personaggi, vantaggiose alla presente bisogna del guerresco apparato, da ogni selva raccolse prudentemente dardi, inducendo a prendere parte nella divisata milizia i Galli mercè la comunanza della stirpe, gli Spagnuoli e gli Italiani pel legame delle varie affinità, i sudditi suoi mediante la forza ed il comando, e gli altri con incredibili e mai più imaginati artificj. Non è poi da passare con silenzio il perchè in allora i principi d’occidente lasciassero cotanto crescere

  1. Regno di Napoli, Melfi ora capitale della Basilicata.
  2. Città in Ispagna, edificata da Amilcare cartaginese per cognome Barca.