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60 | ANNA COMNENA |
accordo un giorno ed un luogo per acconciarsi di presenza sopra ogni controverso punto. Mascabele, amantissimo della propria figlia, con giubilo accolta la speranza di ricuperare il genero, condiscende come che sia, giusta il piacere di lui, al colloquio, e Roberto passa alla scelta.
XXXIV. Aveanvi due colli estollentisi pressochè alla medesima altezza, e l’uno di contro all’altro, il cui suolo nel mezzo essendo palustre e folto di arbuscelli e fruttici si reputò da lui idoneo agli agnati. Laonde quivi colloca quattro fortissimi e ben armati guerrieri, coll’ordine di tener l’occhio dappertutto all’intorno, e non appena lo avessero veduto alle prese con Mascabele di correre subito in suo aiuto, sicuri di quanto passava in quel tratto di paese. Disposte colà non altrimenti le cose, il frodolentissimo Roberto non pose truppa comunque sul colle fissato per venire ad un abboccamento, destinò invece, per l’altro, a sua difesa, quindici cavalieri e cinquantasei fanti, comandando loro di ascenderlo e prenderne possesso, comunicato soltanto a pochi dei principali tra essi ed in compendio il suo divisamento, e prescritto in particolare ad ognuno di portar seco le proprie armi, lo scudo, l’elmo e la scimitarra, onde senza indugio valersene all’uopo, ed unitamente ai quattro acquattati a basso prestargli assistenza al primo segno di zuffa con Guglielmo. Questi per nulla sapevole delle ordite trame recasi nell’appuntato giorno al sito indicatogli, e miratolo da lontano procedere alla sua volta, va ad incontrarlo affettuosamente, e lo reputa degno di saluto e di cordiali amplessi. E’