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4 | PROLOGO. |
cino l’esempio di Cam, figlio di Noè, propagatore della paterna sconvenevolezza1. Se non che a riparo di cosiffatte insidie tesemi da ambe le parti procederò con animo predisposto, e compatendo alle cieche menti l’impotenza di scernere infra il retto ed il turpe, e quel discorrer loro, tratte da invidia o brama di biasimare, coll’eguale precipitanza ogni argomento, ed aggravare di colpa, come dice Omero2, gl'innocenti petti, mi terrò, a fe mia, entro i limiti della storica professione, da cui viene interdetto sdegno o favore a chi procaccia di tramandare alla posterità colle lettere la memoria delle cose operate, e comandato di essere giusto dispensatore di biasimi ed encomj anche grandissimi verso de' meritevoli, e nullamente arrendevole all'amicizia ed alla consanguineità, alle nimicizie ed agli odj.
IV. Laonde esorto i nemici a sperare ed i cittadini e gli amici a temere, promettendo trattare ognuno di essi a norma di quanto egli operò o rettamente, o in contrario modo. Esorto poi entrambi, così quelli che dovrò offendere, perchè meritevoli di riprensione, come gli altri, i quali