Pagina:Comnena - Alessiade, 1846, tomo primo (Rossi).djvu/45


LIBRO PRIMO. 41

arma comunque, i quali a vanvera incontrati potuto avea lusinghevolmente a sè trarre. Intanto uno degli immortali di compagnia con Alessio, uomo di grande coraggio e fidante nelle sue forze insino alla temerarietà, spronato fuori dell’ordinanza il cavallo, diritto sen corre a briglia sciolta ad affrontare Brienio stesso, e di tutto impeto piagagli di lancia il petto. Ma l’offeso prima che il ferro, trafitto il torace, vie più affondasse, spezzò di subito l’asta, e gittò a terra, stroncato per intero dalla sommità dell’omero, il braccio dell’offenditore, quantunque munito di ferreo bracciale. I Turchi intanto gli uni dopo gli altri aombravano i Brieniani con assidui nembi di strali. Questi a rincontro, sebbene alcun poco intimoriti dal repentino assalimento, riunitisi tuttavia e procedendo ordinatamente schermivansi coll’estremo di lor possa, e sostenevano il grave peso della mischia esortandosi per vicenda a far pruova di bravura.

XXIII. Di poi così i Turchi come il mio genitore, data una breve carica, ritiraronsi, fingendo appostatamente la fuga, e traendo a sè il nemico finchè lo ebbero condotto negli aguati. Giunti di questo modo i fuggitivi al luogo dove si rimaneva la prima schiera, rivolta di subito la faccia, prendono a combattere gli inseguenti, e ad un determinato segno queglino delle insidie, a foggia di calabroni, chi qua, chi là spronan lor contro, con altissime grida e continuo trar d’arco, togliendo gli orecchi col non interrotto fracasso, e con nembi di strali coprendo i corpi de’ Brieniani. Questi allora dovettero necessariamente, incapaci di più resistere, farsi indie-

     ANNA COMNENA 6