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PROLOGO. 33

dall’una parte dall’Egeo e dall’altra dal siriaco mare, in ispecie poi da que’ seni, i quali, trascorsa la Pamfilia e la Cilicia, congiungonsi coll’egizio mare. Quindi ne avvenne che mentre gli orientali eserciti si occupavano a tenere in freno i Turchi, e gli occidentali eransi uniti a Brienio, il rimanente della romana milizia sommasse ben piccolo numero. Gli altri poi erano tal maniera d’immortali, che ieri o ier l’altro aveano cominciato a maneggiare le aste e le spade. Vi si annoveravano pure di quelli detti Comateni, radi anch’essi, ed alcune compagnie celtiche parimente scarsissime di numero.

XVI. Tali furono le truppe che gli amministratori di Botaniate consegnarono al mio genitore, promettendogli inoltre turcheschi aiuti ch’e’ aveano mandato a prezzolare; e ad un tempo gl’imponevano di subito muover guerra a Brienio, poggiando lor fidanza meno alla forza dell’esercito che non al senno ed alla valentìa del condottiero. Questi, non attesi tampoco gli ausiliarj Turchi, alla nuova che il nemico facevasi innanzi abbandonò insiem coll’esercito, ordinato come potè il meglio, la regale città e, presa la via della Tracia, andò a piantare il campo, senza fossa e vallo, presso del fiume Salso. E siccome avea per udita essere l’esercito di Brienio attendato ne’ campi di Cedotto procurò con idoneo intervallo di rimanerne lunge, per tema non, ponendogli di contro le proprie truppe, il duce venisse in cognizione della pochezza ed imperizia loro, e che le sue numerosissime ed esercitatissime combatterebbero con altre non molte e sore. Egli di più, non giudicando quello il tempo d’imprendere e di venire scopertamente alle

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