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libro primo. 31

luogo della fascia e della corona, la talare ed arcivescovile epomide1 Botaniate lo ascende, e congiuntosi in matrimonio coll’imperatrice Maria, il che verrà esposto più diffusamente altrove, comincia a prendere le redini dell’impero. Se non che Niceforo Brienio, infin dai tempi dell’imperatore Michele, afforzatosi col ducato di Dirrachio2, prima ancora del regno di Niceforo appalesavasi manifestamente candidato dell’impero e, per dir meglio, non attesane la vacanza erasi dato a sediziosi macchinamenti; nè qui m’è uopo iudicare con accuratezza maggiore la causa ed i motivi di queste mene, avendovi in proposito il diligente commentario del nostro Cesare; impertanto sembrami necessariissimo di esporre brevemente in qual modo e con quale fortuna Brienio inoltratosi da Dirrachio, come dalla sede della guerra, sia riuscito a percorrere ed unire a’ suoi dominj l’intera occidentale regione, ed al postutto venisse a cadere nelle nostre mani; dissi brevemente, poichè rimandiamo a Cesare chiunque ne bramasse più minuta ed ampla notizia.

  1. Pallio. Sacro arnese, surrogante il soprumerale del sommo sacerdote dell’antica legge (Durando, Razionale, lib.III, cap. 17), dal pontefice accordato ai patriarchi, ai metropolitani ed agli arcivescovi. È intessuto di candida lana d’agnello con alcune Croci ora nere, in altri tempi rosse. Indica poi la pienezza dell’ordine sacerdotale, e misticamente dinota la pecorella smarrita che il buon pastore, trovatala, pone sopra le sue spalle (Isidoro, Pelus., lib. I, ep. 136).
  2. Ora Durazzo, città in Albania.