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20 ANNA COMNENA

pure la notizia del luogo sarebbele pervenuta. Tanto bastò perchè Alessio retrocedesse, abbandonando tuttavia a malincorpo e con ripugnanza la consorteria de’ commilitoni; ma il tempo avvenire aprì ben vasto campo alle sue belliche imprese.

Ill. E che tal sia; asceso il trono Michele Dnca in virtù della rinunzia di Diogene, Alessio fe’ pubblica mostra di sua valentia negli imprendimenti fidatigli contro Urselio. Questi, di gallica schiatta, da prima inscritto nella romana milizia, e fornito in grande misura, da propizia fortuna, di ricchezze e di arroganza, diedesi a guerreggiare per sè stesso con propria e non dispregevole soldatesca tratta fuori in parte dall’originario suolo, in parte da altri luoghi comunque, e mirando niente meno che all’usurpazione del supremo seggio. Ed era acconcio il tempo allo stabilimento d’una tirannide, poichè le romane faccende con declinamento non dubbio volgevano a rovina, sospintevi dal fato colla recente vittoria de’ feroci Turchi, e non altrimenti che il pugillatore cui sdruccioli il piede nell’arena e sia da braccio e da gagliardo urto sospinto, riuscivano appena ad evitare la caduta. In tanto sconvolgimento di cose la sua connaturale ambizione, allettata dal solletico dell’opportunità, proruppe in manifesta audacia di occupare il regno.

IV. Il perchè lo vedevi andare qua e là predando con pronta soldatesca, minacciante ognora, e con ostili scorribande corseggiare, quasi direi, le orientali regioni, da per tutto all’intorno recando violenza e terrore. I condottieri celebri per belliche geste mandatigli contro non fecero colle riportate stragi che aumentarne l’audacia, poi-