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208 ANNA COMNENA

dassero a cadere sopra gli ascensori; disponea parimente intorno alle mura ed a qualche intervallo tra loro baliste ed altre macchine da lanciar sassi. Di più al mirare taluno de’ suoi o preso da timore e poltroneggiante animavalo con generose parole, infondendo parte della sua più che abbondante fortezza ne’ petti de’ codardi, senza trascurare intanto cautela e diligenza comunque portate dalla circostanza. Imperciocchè avendo circondato il muro di sentinelle visitavale frequentemente notte e giorno egli stesso, e raccomandava loro di tenersi vigilanti e pronti alla difesa. Inviò eziandio lettera ad Alessio annunziandogli la ostile comparsa di Roberto, i costui divisamenti e la deliberata espugnazione ad ogni costo di quella città. Ed, in mia fe, e soldati e comandante loro tutti ad un modo comprendevano quanto sarebbe per avvenire da quelle sì terribili ed efficaci moli di macchine, principalmente dalla immensa torre di legno più alta delle stesse Dirrachiane mura, ed avente al di sopra baliste ed artifizj da lanciare sassi. Lo congetturavano pure dal vedere accuratamente da per tutto chiusa la città con vallo, e l’affluenza continua da ogni parte di truppe ausiliarie per istringerla ed appressarvisi di giorno in giorno vie maggiormente; in fine dall’avere il nemico guasto, passando, le città ed i borghi siti all’intorno, e dall’accurato trasporto di quanto uop’era e potea cadere in acconcio per la costruzione degli alloggiamenti castrensi e delle militari baracche, come suol praticarsi negli assedj, e dall’essersi già con questo materiale inalzate molte casipole, ed altre andarsene cotidianamente erigendo. Da tali argomenti, ripe-