che lo incitasse a combattere Dirrachio. - Mostra agli assediati Michele, che viene da essi beffato. - Gloriosa sortita de’ Greci contro a’ Latini. - Opinioni diverse intorno al monaco Rettore. - Angustie di Alessio udendo l’alto numero de’ nemici; chiama in suo aiuto i Turchi, e con doni e promesse anima i Veneti ad accorrere in suo aiuto. - Questi con forte armata di mare gettano le ancore presso Dirrachio nel luogo nomato Pallia; nè a prima giunta osano misurarsi col navilio di Roberto, il quale spedisce loro Baimundo coll’ordine che venga salutato imperatore Michele. - Indugio da essi posto nell’eseguire il comando, e pertinace rifiuto dopo un migliore apparecchio. - Baimundo mal comportando lo scherno prende con suo danno a combatterli, messa in quella fazione a repentaglio la vita, essendo la nave di lui pertugiata e malconcia dai flutti. - I Veneti similmente contendono a Roberto il dar battaglia terrestre, facendo in pari tempo Giorgio una sortita, e quindi retrocedono guiderdonati e ringraziati da Alessio. - Roberto prosegue durante il verno l’assedio. - Ritorno de’ Veneti ad un’ora e della flotta romana. - Fuga del nemico. - Roberto cacciato dal mare abbandona eziandio l’occupato suolo, negatogli il tributo dagli Epiroti sapendolo rimosso da quelle acque. - Nuova flotta da lui apprestata. - La diffalta d’annona sconforta l’esercito di Roberto e più an-