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182 ANNA COMNENA

per tutto l’anno; oltre di che sottraeva ore non poche al sonno per dedicarle particolarmente alla preghiera ed esercitare atti di religione, portando impressi nello squallore del fiaccato e consunto suo corpo segni manifestissimi della forzata veglia notturna. Quindi al dileguar delle tenebre, vicino all’aurora, e tal fiata dopo il secondo gallicinio, davasi tutta alle pubbliche cure decretando quanto era mestieri intorno ai comizj ed alla scelta dei magistrati, e rispondendo alle petizioni de’ supplichevoli o de’ necessitosi di consiglio, assistita in questo lavoro dal segretario Gregorio Genesio.

XIX. In verità se un retore imprendesse ad ornare col discorso e colle tinte dell’arte gli antedetti argomenti, come potrebbe a meno di non persuadere essersi costei non solo renduta superiore a quanti narransi ab antico, d’ambo i sessi, montati in altissimo pregio di virtù, ma di avere per anche ottenebrati i loro più splendenti raggi di gloria? Da senno che non avverrebbe altrimenti, ov’egli con vibrate ed acconce sentenze e con isquisito apparato di scelti concenti si accingesse a celebrare le azioni considerate in sè stesse della nostra eroina e ad istituirne colle altrui un parallelo, dando maggiore impulso alla sua facondia, come vogliono i precetti dell’arte, onde vie meglio far comprendere il grandissimo intervallo di preminenza che loro si conviene. Ma noi, professata la storica semplicità e quindi impedite di ricorrere all’arte oratoria, è giusto che riportiamo venia da quanti forse di veduta o pratica stati essendo testimonj della virtù, magnifica dignità, prontezza di sagacissimo ingegno in tutte le circostanze, e prestantissima