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164 ANNA COMNENA

tenutala anni cinque e mesi nove, e si ritrasse nel monistero di Callia, venendogli surrogato l’antedetto eunuco Eustrazio Garida. In oltre Costantino Porfirogenito, prole di Maria Augusta, al ritirarsi dal trono il suo genitore Michele duca si era dato spontaneamente a vivere in privata condizione spogliando i rossi coturni per calzarne di neri e comunali; ma Botaniate, successore di Michele, reputandolo per ischiatta e personali doti meritevole di qualche riguardo, aveagli bensì comandato di proseguire nell’uso dei neri calzari, non indulgente come si volea per accordargli al tutto i rossi, ma per solo favore concedeagli lo intesservi, a mo’ di vari fioretti, purpurei nodi (quasi ad indicare una fortuna di mezzo infra la privata e la regale coll’artificiato collegamento dell’uno e dell’altro colore); se non che giunto ad ascendere il trono l’imperatore Alessio, Maria Augusta, valendosi del consiglio di Giovanni Cesare, volle guarentigia e confermagione, mediante rosse lettere ed aureo suggello, della propria salvezza e di quella del figlio, come pure che questi ricuperasse la pristina sua condizione, addivenendo altra fiata partecipe dell’impero, tale essendo stato durante la paterna signoria; ed imperciò ei vestisse da quinci innanzi rossi coturni, ornasse la fronte di augustale corona, ed il suo nome acclamato fosse unitamente a quello dei mio genitore. Le fatte inchieste non a pena conseguite e confermate con diploma scritto e munito d’aureo suggello furono mandate ad effetto, e Costantino, spogliati i coturni di variato colore, tornò a calzare i compiutamente rossi, e nelle donazioni, nelle auree Bolle ed in simi-