Pagina:Comnena - Alessiade, 1846, tomo primo (Rossi).djvu/138

132 ANNA COMNENA

re loro affidata. Alessio, porto orecchio al parlare di lui siccome ad oracolo, manda incontamente al costoro duce uom di non dubbia fede, il quale, dal basso direttogli in alto il discorso all’esterno parapetto del muro e dopo molte parole dall’una e dall’altra parte fatte, convenne da ultimo seco lui intorno alla maniera di compiere il tradimento; dopo di che egli stesso, l’eletto mediatore del cominciato maneggio, si recò al padre mio annunziandogli di aver condotto a termine la faccenda con prontezza maggiore di quanto fosse da lui sperato. A tale nuova i duci tutti festanti apparecchiavansi a montare prontamente in sella.

XXX. Tra questo mezzo i legati di Melisseno forte insistevano perchè una volta si consegnasse loro il promesso diploma, nè del ritardo era in colpa il principe; laonde e’ mandò per Mangane, il quale espose di aver terminato lo scritto, ma la busta in cui è usanza di conservare l’occorrente per le imperiali sottoscrizioni essersi ad una collo stilo, nè saprebbesi dar ragione dell’importuno accidente, smarrita, senza poterla fin qui rinvenire. Non altrimenti dichiarava questo sommo nell’arte d’infingere, in virtù di quella perspicacità che faceagli agevolmente prevedere il futuro, dall’avvenuto ritrarre qualche profitto, e conoscere in fine accuratamente le giornaliere vicende e con destrezza rivolgerle a quanto si volea dalle circostanze. Uomo fornito di portentoso artificio nel dissimulare ed escogitare pretesti quando si avesse fitto nell’animo di ricavarne qualche vantaggio. Il perchè opinava in allora espediente di tenere a bada tuttavia le speranze di Melisseno, al quale se mandata si fosse