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116 ANNA COMNENA

morte, se non munite di valida malleveria. I legati posta mente alla fermezza delle matrone, che osservavano coll’indugiare avvalorarsi, e temendo non si destasse tumulto col ricorrere alla forza, tornano all’imperatore, e narrangli per esteso l’avvenuto. Questi, la bontà stessa di sua natura, piegatosi alle suppliche di colei, mandale, a piena conferma dell’offertole salvocondotto, la bramata Croce, e persuasala con ciò ad uscire del tempio fe’ comando che venisse rinchiusa unitamente alle figlie ed alle nuore nel gineceo1 de’ Petriori vicino alla ferrea porta. Chiamò ad uno la consorte di Giovanni Cesare, suocera di suo figlio e protovestiaria2 d’onoranza, dal tempio delle Blacherne, eretto in onore di nostra Signora Madre di Dio, e volle pur essa rinchiusa nel palagio medesimo de’ Petriori, ingiugnendo che non si stessero a manomettere e frugare le guardarobe e cassette loro, e si conservassero intatti i ripostigli e le vittuaglie, ad esse spettanti. Dopo di che ambedue le rinchiuse visitavano cotidianamente del mattino i custodi per sape-

  1. Gineceo; luogo interno ne’ palagi abitato dalle sole donne.
  2. Il protovestiario, o protobestiario, presiedeva alla custodia di tutte le vestimenta delle prime dignità così ecclesiastiche come secolari. L’imperiale sappiamo essere stato in grandissima estimazione presso alla corte costantinopolitana, leggendo in Codino (lib. II) che l’imperatore Michele Paleologo fatto avea protovestiario del palazzo Michele Tracaniotta, suo nipote da parte di sorella. Questo titolo quindi per sola onoranza venne conferito a personaggi d’ambo i sessi.