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LIBRO SECONDO. | 109 |
nore seguente: Ove Alessio pervenga ad assidersi nel trono imperiale, conferirà immediatemente la dignità di gran domestico, di cui va fregiato, a Pacuriano. Mio padre quindi, salutato costui, andò a visitare Umpertopulo, altro personaggio tra’ primi in valore, il quale udito quanto si passava, il motivo della fuga, e la necessità di por mano a novitadi, non tardò lungamente, quasi di moto proprio, a dichiararsi volonteroso di aver parte seco nel progetto e ne’ perigli: Eccoti, dicendo, in me un prontissimo e fermissimo difensore, qualunque risico sia per correre la tua dignità e salute.
XIV. Tali amicizie poi di chiarissimi personaggi erasi procacciato Alessio col proprio valore, colla prudenza sua, e molto più col mostrarsi sommamente liberale verso ogni ceto di persone. Conciossiachè quantunque possessore di mediocri ricchezze, non essendosi mai adoperato ad accumularne rapinando, nè datosi gran pensiero di accrescere le sue rendite, non di meno, siccome la vera liberalità acquista maggior pregio dall’animo del donante che non dalla grandezza e dal valore attribuiti ai doni, spesso avvenendo che il poco diasi con amore e generosamente, ed il molto con grettezza e sordidamente, era mio padre riuscito, infin da quando si vivea colla sua privata fortuna, presentando non istentatamente poco danaro, a farsi anteporre a que’ diseppellitori di tesori, Creso e Mida, i quali sopra l’oro adagiavansi ed in minuzzoli tagliavano il cimino. Questa ed altre simiglianti virtù da gran pezza in lui osservate indussero gli antedetti personaggi ad accogliere all’istante col massimo favore la proposta di metterlo in trono.