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LIBRO SECONDO. 105

lirsi intorno ad animi cotanto volubili, ed a foggia dell’Euripo1 sempre ondeggianti pel non interrotto flusso e riflusso delle mal ferme loro passioni?

X. Tra questo mezzo i servi penetrati da eguale pensiero non desistevano punto dal concepito proposito; ma estimando vane le insidie, e vedendo i Comneni di giorno in giorno acquistare credito e possanza maggiori, alla perfine dopo molti discorsi convennero di venire alle corte; ed in che modo? A nome dell’imperatore, quantunque all’insaputa di lui, chiamerebbonli ad un tratto nelle ore notturne, ed incolpati di falso delitto priverebbonli tosto della visione; tale in compendio il progetto loro. Isaacio ed Alessio, avutone certo avviso, riputarono, dopo lunga ed affannosa deliberazione, non rimanere scampo alla propria salvezza della ribellione all’infuori, da necessità estrema trascinati a sì grave passo. Ed a fe del Nume chi mai comporterebbe di attendere che il rovente ferro applicato a’ suoi occhi togliessegli di botto la benefica vista della luce e del sole? Tennero non di meno occulto entro sè stessi il combinato accordo insino a tanto che si presentò loro, dopo breve indugio, la propizia occasione di mandarlo ad effetto.

XI. Era stato commesso a mio padre, in allora gran domestico dell’Occidente, di raccogliere nella città parte dell’esercito all’uopo di metterlo in punto contro gli

  1. Stretto di Negroponte, il quale ha un molto pericoloso flusso e riflusso sette volte al giorno.
     ANNA COMNENA 14